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    Enciclopedia del Mistero e dell'Impossibile



     MISTERI

............................                                             CRISTIANESIMO

 





   I DOSSIER
   SEGRETI















Un cadavere sui binari

Il 21 febbraio 1967 uno strano omicidio attirò l'attenzione degli esperti di spionaggio internazionale e nel contempo degli esoteristi. Un cadavere senza testa fu trovato tra i binari a Melun, sulla linea ferroviaria Parigi-Ginevra.
Era stato buttato giù dal treno? Da chi? E perché era stato decapitato? E chi era il morto?
La polizia francese lo identificò come Fakhar ul Islam, un giovane pakistano da poco espulso dalla Germania comunista. A quanto pare Fakhar ul Islam in quel periodo era vettore di comunicazioni riservate per conto di organizzazioni clandestine e al momento del delitto portava con sé una borsa, di cui non si trovò mai più traccia e che forse era stata la causa del delitto stesso. La borsa conteneva documenti riguardanti il Tesoro di Rennes le Chateau.


La valigetta in pelle di Fakhar ul Islam è probabilmente la stessa di cui si parla nei cosiddetti Dossier Segreti. Questi Dossier sono in realtà uno zibaldone fatto di appunti raccogliticci, mappe della Francia al tempo dei Re Merovingi (presunti discendenti di Cristo) e notazioni su altri sedicenti discendenti di Cristo e della Maddalena.

Si tratta di misteriosi testi, compilati negli anni Sessanta del Novecento e conservati dalla Biblioteca Nazionale di Parigi dove per un certo tempo è stato praticamente impossibile consultarli.


Chi aveva scritto i Dossier Segreti?

Erano firmati da un certo Henri Lobineau, un nome che corrisponde ad una strada di Parigi dove però era stato ad abitare un certo Leo Schidlof, uno strano antiquario austriaco cui il governo americano aveva negato il visto d'ingresso negli Stati Uniti, reputandolo coinvolto durante la seconda guerra mondiale in traffici di opere d'arte in accordo con le autorità naziste. Schidlof era anche considerato protagonista di varie storie di spionaggio politico per cui era stato inserito dagli americani in varie liste nere.

Era Schidlof che aveva firmato i Dossier Segreti con il nome di Lobineau? La figlia di Schidlof ha sempre negato, successivamente, circostanze strane e interessi esoterici legati alla vita del padre, ma ammise a un certo punto che Schidlof era sorvegliato dal controspionaggio americano.
Dopo aver redatto i Dossier sotto il falso nome di Lobineau Schidlof morì a Londra nel 1966.

In quel preciso momento entrò in azione Fakhar ul Islam, il quale forse trasportava altri documenti già in possesso dell'antiquario, essendo in contatto con un non meglio identificato agente da Ginevra.

Questi strani personaggi erano solo degli esaltati visionari che affiancavano gli eccentrici scrittori di storie esoteriche attivi in Europa negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento o erano parte di un'organizzazione che mirava a conservare o a rivelare grandi verità nascoste? L'omicidio di Fakhar farebbe pensare a forti interessi in gioco.

Al di là di questo possibile intrigo internazionale c'è però chi minimizza la portata di testi e messaggi in codice attribuendo la compilazione dei Dossier Segreti ad un tale Pierre Plantard, un mitomane morto nel 2000 che per anni si era dichiarato ultimo rampollo della dinastia dei Merovingi e quindi di Cristo. Ciò spiegherebbe l'accozzaglia di informazioni 'storiche' sul Priorato di Sion e i suoi Gran Maestri contenute nei Dossier e mirate a nobilitare il Priorato di Sion e nel contempo la progenie di Cristo cui Plantard sarebbe appartenuto.

Un altro libro che uccide: Il 'Serpent Rouge'

Un altro colpo di scena si ebbe nel campo dell'esoterismo con la pubblicazione di un libro intitolato Le Serpent Rouge, un'opera simile per contenuti e allusioni simboliche (soprattutto per i richiami a Rennes le Chateau) ai Dossiers Secrets, che reca la firma di tre presunti autori: Pierre Feugère, Louis Saint Maxent e Gaston de Koker.
La pubblicazione porta la data del 17 gennaio 1967, pochi giorni prima dell'omicidio di Fakhar.
Il 6 marzo 1967 furono trovati morti Louis Saint-Maxent e Gaston de Koker: impiccati nello stesso giorno.
Il 7 marzo 1967 fu trovato impiccato anche Pierre Feugère, il terzo autore del Serpent Rouge.
Erano passati solo pochi giorni dall'omicidio di Fakhar.

Il testo originale del Serpent Rouge fu depositato alla Biblioteca Nazionale di Parigi, ma solo una decina di giorni dopo il 'suicidio' degli autori. Da chi? Tra i sospettati c'è al solito il nome di Pierre Plantard, che molti ritengono il vero autore del libro.





I Protocolli di Sion


E' un libro scritto molto prima degli altri due che si presta ad un particolare equivoco.

'I Protocolli di Sion'
raccoglievano le tesi di un progetto per il dominio del mondo che si dissero elaborati da una Cupola detta 'dei Savi di Sion' per soggiogare tutti i poteri della Terra e piegarli ad una Teocrazia Universale Ebraica tramite il controllo della finanza e dell'informazione globale.

La quasi omonimia tra 'I Savi di Sion' e 'Il Priorato di Sion' ha creato confusione tra due organizzazioni completamente diverse tra loro.
Il Priorato è infatti una consorteria religiosa che con il giudaismo non ha niente a che fare. Il significato esoterico del Priorato è correlato ad alcuni spunti offerti dai Vangeli Gnostici e dai cosiddetti Rotoli del Mar Morto per una rilettura delle origini del Cristianesimo.

Il Priorato, partendo dal presupposto del Matrimonio di Cristo con Maria Maddalena, mirerebbe alla protezione della loro discendenza o Sang Real. Trasformato in una cricca sionista, il Priorato verrebbe snaturato e privato della sua matrice cristiana per diventare l'assurda centrale operativa di una grande Cospirazione Giudaico-Massonica
.
L'unico dato che certamente accomuna le due organizzazioni è che non si sa se esistono veramente o se siano mai esistite.


La Comparsa dei Protocolli

Ai primi del Novecento furono pubblicati in Russia e diffusi in ambienti antisemiti a quanto pare ad opera di un certo Sergej Nilus, un mistico che avrebbe scritto il libro per suggestionare lo Zar Nicola II con l'idea di un complotto da addebitare ad ebrei vicini al monarca. Una lotta tra cortigiani dunque, e una lotta tra veggenti e santoni, visto che, tra le 'performances' magiche di Rasputin, le 'imprese taumaturgiche' di un 'guaritore' francese accreditato come Monsieur Philippe e le influenze di Papus (un medico massone cultore della Teosofia), il palazzo imperiale si era trasformato in una vera e propria Corte dei Miracoli.

Il piano era ben congegnato perché il ventilato pericolo giudaico toccava un nervo scoperto dell'anima russa: il sospetto verso gli ebrei che da secoli controllavano l'economia del paese.
I Protocolli di Sion erano forse funzionali a questo, ma stranamente Nicola II, dopo qualche esitazione, non sembrò dare peso alla suggestiva ipotesi del grande intrigo internazionale.

Ci fece caso invece Hitler alcuni anni dopo in Germania. il Führer parlò dei Protocolli nel suo Mein Kampf accreditando poi quel testo come base dottrinale di una Grande Congiura Giudaica.

Universalmente considerati al pari di un falso storico o di una grande frode letteraria I Protocolli di Sion esercitano però ancora un discreto fascino, ad esempio su chi oggi afferma che la Rivoluzione Bolscevica sia stata in realtà il frutto di una colossale macchinazione ebraica.

 


 

 














 
 

 






La Torre di
Rennes le Chateau
costruita da
Bérenger Saunière